L’altro volto che dà il titolo a questo romanzo dell’iracheno Fu’ad al Takarli (1960, trad. italiana di S. Triulzi per Jouvence, Roma 2005) è il lato oscuro del protagonista, un impiegato di Baghdad che conduce una misera vita, assediato da fantasmi che non ha la forza di dominare, sorta di inetto in versione araba.
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