Non gaia
Solo un commento usciva dalla penna,
un commento ai tuoi versi. Se d’amore.
Quello sapeva un canto…
Soltanto. Ripeteva.
Contemplava licheni, pietre. Gli astri
si davano misteri. La sua scienza
contemplava gli eoni. Mille numeri.
Di cifre innumerevoli. Ragione!
Escludeva ogni dio dalle sue tracce.
Dell’inizio sapeva le teorie.
D’ogni fine rideva: qual potenza
miserabile fingi? Quali spie
d’eterno avesti nelle mille facce
violente? È finita la stagione
dello spirito, se frughi nelle ceneri
del grande morto trovi solo i rostri
delle aquile al cadavere adunate.
Infine generò soltanto mostri.
Soltanto. Esitava.
Quello sapeva un canto…
Solo un nulla gli usciva dalla penna,
un nulla sui tuoi versi. Se d’amore.
Bella poesia. Riesco persino a proiettarmici, su quello.
Ci avevo pensato infatti, quando l’ho ripescata…
Forse si tratta di una fase, uno stadio che abito senza alcun compiacimento, ma finché non me lo lascio indietro non posso averne certezza.
Ciao