Autismo e sogni

Che cosa sogna mio figlio Guido durante la notte? Sogna sicuramente, perché anche gli autistici sognano. Ma io non saprò mai cosa sogna, perché Guido non parla, e riesce a comunicare mediante immagini solo cose e bisogni e desideri elementari. Ma i sogni sono complicati e strani, e senza la parola non possono essere raccontati ad alcuno. A volte Guido si sveglia nel cuor della notte e piange e grida, e non si vuol più riaddormentare. Probabilmente ha avuto un incubo, un brutto sogno. Quando un bambino fa un brutto sogno, lo racconta alla mamma, e viene rassicurato. Con un autistico grave questa rassicurazione è impossibile. Non gli si può dire “è solo un sogno”, perché noi non sappiamo nemmeno quale sia esattamente la sua percezione di ciò che è reale. È una delle tante facce del problema autismo.

8 pensieri su “Autismo e sogni

  1. so che non posso esprimermi più di tanto su questo argomento…ma la cosa che mi viene in mente da fare senza esitazione è di abbracciarlo…
    qualcosa passa anche attraverso la pelle.

    a presto

  2. Mio figlio non dormiva poco, con frequenti risvegli notturni, ed urlava e piangeva sempre, sia di giorno che di notte.
    Venivo giudicata una pessima madre che non era stata in grado di insegnare a suo figlio i giusti ritmi da seguire.
    Quando lo portammo dal nostro NPI la prima domanda che ci pose, dopo aver illustrato la nostra situazione, fu ‘E voi cosa fate in quei momenti?’
    Confesso che con timore, con vergogna, temendo un giudizio negativo sul nostro operare, rispondemmo a voce bassa : ‘Lo prendiamo in braccio’….
    ‘Meno male!’ Fu la risposta del medico.
    Nostro figlio non era il tiranno viziato da cui ci lasciavamo comandare.
    Era solo un bambino che non stava bene. Era solo un bambino autistico.

  3. Ho sette figli, mio marito si chiama Guido. Da madre anch’io come Carla e come Beatrice, leggendo quello che scrive Fabio ho pensato subito all’abbraccio, forse impotente ma pieno d’amore per il piccolo o grande figlio costretto all’incomunicabilità. Il dolore dei padri e madri di figli autistici mi è stato risparmiato, e non so in base a quale privilegio, ma lo sento mio in tutti quei momenti, e anche tristi lunghi periodi, in cui si chiude qualcosa, il figlio si estranea, non ci si parla più, non ci si capisce, si vive separati da un muro invisibile ma molto solido e ogni sforzo per abbatterlo sembra inutile.
    Non capisco niente del perchè di tutte queste cose, ma mi ostino a pregare Dio, il buon Dio. Insisto a pregare il Padre Buono.

  4. Una delle caratteristiche fondamentali dell’autismo è la scarsità di empatia. E’ stata anche sperimentalmente accertata, constatando la differente attivazione dell’area del cervello deputata all’empatia: ponendo due gruppi di persone davanti a bambini piangenti. Attivazione forte nelle persone neurotipiche, debole nelle persone con autismo.

  5. Mio figlio pian piano ha iniziato a parlare anche se ancora è indietro con il linguaggio rispetto all’età. Ora ha 9 anni e un paio di anni fa mi disse per la prima volta che aveva sognato. Ho notato però che, rispetto alle sorelle, sembra sognare poco e mi domando se questo è legato alla sua patologia o se non sognare (o non ricordare di averlo fatto) sia normale.
    Il suo è definito un autismo ad alto funzionamento.

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