Da noi è in atto uno spaventoso processo di rimozione del passato (ormai quasi completata) e di sprofondamento nell’oblio. Siamo i Lotofagi da cui fuggì Ulisse.
Personalmente, ho sempre nutrito forti sospetti sullo statuto epistemologico della psicoanalisi “as a whole”. Da quando ho un figlio autistico, e ho scoperto quanto mistificanti siano state le interpretazioni psicoanalitiche della sindrome, i sospetti si sono trasformati nella certezza che la psicoanalisi non è né scienza né cura in senso propriamente scientifico, ma interpretazione. Che doveva necessariamente raggiungere il suo apice nell’oscuro e gergale lacanismo.
Ogni affermazione sulla razionalità razionalmente argomentabile appartiene alla razionalità.
L’essere non è una favola, e non lo è nemmeno il principio di non contraddizione, che governa questo discorso come tutti i discorsi sensati, nessuno escluso. Le stesse evidenze elementari sono dichiarate tali dal logos, e al di fuori di esso non sussistono come tali. Lo stesso dissenso radicale tra i pensanti, come quello tra me e un qualsiasi interlocutore che mi confuti, è sussunto da una idea della verità come corrispondenza all’essere delle cose, una idea che condividiamo, altrimenti non dialogheremmo.
Aggiungo che l’astrazione è essa stessa parte dell’essere, come le formulazioni della fisica nucleare e la bomba di Hiroshima.
Una metafisica rigorosa non è una estetica. Non mi interessano le “creazioni” fantasiose degli umani su ciò che esisterebbe oltre la natura. Affermo però che la certezza (non l’ipotesi) che esista solo la natura è un atto di fede intellettuale. A corollario: nessuno può prescindere da una idea di verità, ma se la pensa darwinisticamente come un qualcosa di adattivo non avrà mai la sicurezza che la menzogna o l’illusione non siano più adattive ancora (cosa che in realtà aveva già pensato Leopardi).
Affermo però che la certezza (non l’ipotesi) che esista solo la natura è un atto di fede intellettuale.
profondo questo pensierino 2….:-)
lasciami solo aggiungere che però è bello pensare che l’essere possa essere una favola.
in fondo fa parte della natura, e in natura esistono tali meraviglie…