Alla fine della battaglia di El Alamein, dopo giorni di terribili combattimenti, con carri armati, aerei e mitragliatrici, l’armata italo-tedesca ebbe circa 10.000 morti. A Canne, dopo poche ore di battaglia combattuta con archi, spade e giavellotti, l’esercito romano contò circa 50.000 morti. In rapporto ai numeri delle popolazioni di quei tempi, conflitti come quelli romano-cartaginesi o spartano-ateniesi sono stati di una distruttività impressionante.
Dunque, il problema non sta tanto nella natura delle armi, quanto in ciò che gli sta intorno, ovvero nel concetto di guerra e nell’idea di distruzione del nemico.

Hai letto “Massacri e cultura” di V.D.Hanson? Quella di Canne è fra le battaglie esaminate e devo dire che trovo le sue chiavi esplicative affascinanti.
Hanson ha delle belle pagine, ma penso che la storia militare sia più discontinua di quel che lui pensa.