Tra il 1876 ed il 1976, più di 25.800.000 persone lasciano la penisola. Nel 1901 eravamo quasi 33 milioni, oggi siamo quasi 60. La penisola è piccola, il territorio in gran parte montagnoso, le pianure urbanizzabili poche, e tutte fortemente antropizzate. Piene di industrie, di capannoni, di strade, di case. Ci dicono che dovremmo crescere, fare più figli, per il bene del Sistema. Nessuno dice mai quante persone, ragionevolmente, dovrebbero vivere in Italia senza che tutto collassi.
Sciocchezze, le mie, pensiero apocalittico improduttivo. Il vero problema sono i provvedimenti contro i lavavetri.
Senso di precarietà, un territorio fuori controllo in tutti i sensi. Il brutto dilaga, il mostruoso estende il suo dominio. Avanzano le armate di Mordor. Vedo la costruzione del “passante di Mestre”: lavori colossali, la campagna sventrata e massacrata. Treviso pullula di Cinesi, Albanesi, Rom, Neri di varie etnie, Cingalesi, Marocchini. Clandestini molti. Come vivono? Ai media non interessa, se non c’è il morto ammazzato non indagano su nulla, se c’è cercano solo l’effetto, o il capro espiatorio, il mostro che diventa eroe. Le signore al mercato vanno ormai senza borsetta. La casa di mia suocera visitata dai ladri. Al piano terra della mia faccio mettere grosse sbarre di ferro alle finestre. Colpi di pistola non lontano: un marocchino ucciso, in bocca una bustina di coca. Tanti figli di immigrati: asili nido e scuole dell’infanzia invece di aumentare le classi le diminuiscono. I furti non li denuncia più nessuno, tanto non serve a niente. La Lega vincerà ancora le elezioni comunali, qui a Treviso, la Sinistra moderata avrà suoi nuovi idoli Giuliani e Sarkozy.
Consoliamoci con The Future, di Leonard Cohen
Video: http://www.youtube.com/watch?v=_drEFOaPaK8
Give me back my broken night
my mirrored room, my secret life
it’s lonely here,
there’s no one left to torture
Give me absolute control
over every living soul
And lie beside me, baby,
that’s an order!
Give me crack and anal sex
Take the only tree that’s left
and stuff it up the hole
in your culture
Give me back the Berlin wall
give me Stalin and St Paul
I’ve seen the future, brother:
it is murder.
Things are going to slide, slide in all directions
Won’t be nothing
Nothing you can measure anymore
The blizzard, the blizzard of the world
has crossed the threshold
and it has overturned
the order of the soul
When they said REPENT REPENT
I wonder what they meant
When they said REPENT REPENT
I wonder what they meant
When they said REPENT REPENT
I wonder what they meant
You don’t know me from the wind
you never will, you never did
I’m the little jew
who wrote the Bible
I’ve seen the nations rise and fall
I’ve heard their stories, heard them all
but love’s the only engine of survival
Your servant here, he has been told
to say it clear, to say it cold:
It’s over, it ain’t going
any further
And now the wheels of heaven stop
you feel the devil’s riding crop
Get ready for the future:
it is murder
Things are going to slide …
There’ll be the breaking of the ancient
western code
Your private life will suddenly explode
There’ll be phantoms
There’ll be fires on the road
and the white man dancing
You’ll see a woman
hanging upside down
her features covered by her fallen gown
and all the lousy little poets
coming round
tryin’ to sound like Charlie Manson
and the white man dancin’
Give me back the Berlin wall
Give me Stalin and St Paul
Give me Christ
or give me Hiroshima
Destroy another fetus now
We don’t like children anyhow
I’ve seen the future, baby:
it is murder
Things are going to slide …
When they said REPENT REPENT …
Apocalittico.
Mi spieghi da dove viene il tuo filo-americanismo, cioè la simpatia per quelli che il mercato globale l’hanno inventato e imposto?
Non vedo alcun filo-americanismo in questo mio post.
In generale, non mi considero particolarmente filo-americano. Sicuramente, tuttavia, non sono un anti-americano. Cerco di non nutrire né miti né anti-miti. E’ vero che sono particolarmente critico verso la stragrande maggioranza degli anti-americani, che vedo preda del risentimento e di ogni forma di neo-mitologie. Quelli che si sentono puri dimenticando le mostruosità prodotte in Europa e in tutto il mondo e guardano solo ai misfatti degli USA (che io non nego). Quanto al Mercato, penso che debba essere esaminato criticamente, come una realtà ineluttabile in un certo senso, ma sempre storica e umana, e quindi da non considerare in alcun senso un idolo.
Non so se coltivo miti o mi piace la sintesi storica. Ma tutto ciò che detesto è iniziato con l’Inghilterra di elisabetta I ed è continuato in America con gli USA.