Nel 1964 i miei compagni di classe ascoltavano quella che allora si chiamava “musica leggera”. Non tutti, qualcuno ascoltava classica e lirica. E io tra loro. I Beatles mi sembravano pecorelle belanti, a me piacevano i suoni armoniosi e potenti. Mia madre mi portò alla Fenice ad ascoltare la Favorita di Donizetti, mio padre ad ascoltare I maestri cantori di Norimberga di Wagner. A Natale ricevetti il concerto Imperatore di Beethoven, con Arthur Rubinstein al pianoforte e direttore Clemens Krauss. Era fatta: classica e lirica forever, con range dai trovatori a Korngold.
La voce per me è e rimarrà sempre Boris Christoff, che ho avuto il piacere di ascoltare dal vivo alcune volte. Ha dei toni metallici che mi piacciono molto. Lo ascoltai anche pochi anni prima della sua morte, alla sede RAI di Venezia, eseguire canzoni popolari russe e polacche: mi vengono ancora i brividi.
http://www.youtube.com/watch?v=4cgCDHz6G1s