Selezione dei meritevoli? In un Paese in cui il candidato alla guida del Partito Democratico esalta la figura di Don Milani? Mi fanno ridere amaramente le attuali celebrazioni della figura del prete di Barbiana. Le idee di Milani, grande anima che ha avuto una ben strana sorte, avevano un senso in un mondo che non era ancora compiutamente il nostro. Ma già allora avevano natura fondamentalmente retorica, e non avrebbero mai potuto tradursi sul piano di una realtà operativa scolastica nazionale. Mi pare significativo il fatto che la trasformazione di Milani in icona della Sinistra abbia comportato l’oblio (girardianamente direi l’espulsione) della figura della professoressa alla (e contro) la quale è indirizzata la famosa Lettera, che era un’insegnante (comunista) seria e dedita al dovere, e che forse della realtà capiva molto di più di quanto ne capisse il volonteroso sacerdote. Ma appunto, le differenze saltano, i concetti si fanno sfocati, e Veltroni, difensore della scuola pubblica, esalta Milani che la combatté e sostenne quella privata.