L’insicurezza essenziale in cui da sempre si dibatte la coscienza piccolo-borghese oggi ha come principale luogo di manifestazione di se stessa la Rete. Vi fioriscono siti e blog in cui la mezza cultura piccolo-borghese, nutrita di un immaginario formatosi principalmente sui media visivi e non sui libri, esprime il proprio terrore di un proprio annichilimento radicale. Se un tempo il piccolo-borghese poteva vedere il Nemico di tutti nell’Ebreo e nella sua Congiura Mondiale, oggi quella stessa coscienza mantiene la necessità assoluta di un Nemico universale, un Nemico che è Male radicale e soprattutto Inganno. Questo nemico è uno, ma nello stesso tempo si manifesta con diversi volti e incarnazioni, tutte maligne. Può essere ad esempio Big Pharma, la mostruosa divinità che coi vaccini vuol far ammalare l’intera umanità per realizzare i suoi profitti. La caratteristica più evidente di questa forma di pensiero degradato è l’incapacità di cogliere i chiaroscuri, in quanto è essenzialmente religioso, e quindi abbisogna di una radicale contrapposizione di luce e tenebre, da un lato, e di capri espiatori dall’altro. Questo si vede benissimo nel caso dell’autismo, che per i piccolo-borghesi antivaccinisti e teorici del complotto si può guarire non a caso mediante processi di espulsione – dall’organismo via i metalli pesanti che i perfidi contaminatori vi hanno iniettato, e dall’umanità via la scienza asservita alle multinazionali, e spazio alla medicina olistica, naturale, all’omeopatia, ecc. – quasi come se queste non stessero sul mercato e non cercassero il profitto. Continua a leggere
teoria del complotto
Wiki…
Il caso WikiLeaks ha molto da dire, penso. La prima cosa che mi viene in mente, tuttavia, è che questo evento dovrebbe far saltare tutte le idee paranoiche di un mondo controllato, amministrato da un unico Potere. Il mondo è frammentato, invece, e i poteri sono in conflitto perenne. Gli Stati Uniti stessi non sono una realtà monolitica, ma anzi sono un campo di contesa. Insomma, la realtà è sempre infinitamente più complessa di quanto siano portati a credere i teorici del complotto, e anche gli intellettuali in genere.
