Il primo problema della democrazia è sempre il problema della formazione delle sue élites. Questo problema è costitutivo, e discende dalla frattura del rapporto tra il politico e il sacro, frattura che è fondativa della democrazia stessa. Mentre il sacro non pone mai la questione della sua propria legittimità, perché esso è un potere che si impone, nello spazio profano che è la democrazia è essenziale che le élites siano percepite come legittime da coloro che non ne fanno parte. E perché le élites siano percepite come legittime, esse debbono presentarsi come aperte, come uno spazio centrale accessibile a tutti coloro che si meritano l’accesso: potenzialmente a tutti i cittadini. In Italia oggi questo non avviene, e questo è il massimo problema del sistema politico-sociale italiano. Esso infatti non ha più molto di sacro, ma non è totalmente profanizzato, e i residui di sacro che ancora vi permangono, come nelle figure di Bossi e di Berlusconi, e forse anche di Grillo, intralciano l’apertura verso lo spazio centrale profano, sostitutivo del Centro sacro, senza la quale un sistema democratico non può funzionare. Continua a leggere
