Penso al destino della classe medio-bassa, alla quale appartengo. Una classe che è stata fondamentale per la definizione delle democrazie occidentali negli ultimi 50 anni, essendo una colonna dell’economia per la sua capacità di consumo. Il modello occidentale col suo welfare richiede una base di consumatori ampia. Questa base si sta contraendo spaventosamente, e nessuno dei provvedimenti del Governo Monti sembra voler ostacolare questa contrazione, al contrario sembra che ci sia il proposito di favorirla. Poiché la vasta circolazione dei beni materiali e immateriali è stata la risposta vincente al problema della gestione del risentimento sociale, è evidente come una forte contrazione del flusso genererà inevitabilmente un accumulo del potenziale di violenza. L’implosione della classe media è destinata a far collassare l’intero sistema. C’è bisogno di un pensiero nuovo.
Monti
Sinistra (?) contro Destra (?)

Il PDL e il PD sostengono entrambi il Governo Tecnico. Gli votano continuamente la fiducia. Dunque, non possono dire all’elettorato di non condividerne la politica economica, altrimenti la loro posizione sarebbe del tutto insostenibile, e addirittura assurda. Se però si sostiene una politica economica importante e incisiva, significa che nella sostanza la si condivide: anzi, che nella sostanza essa è la propria stessa politica economica, escluso qualche elemento secondario. Dunque, la politica economica che hanno presente i due partiti è sostanzialmente la stessa. Di fronte all’elettorato non potranno presentarsi con politiche economiche davvero differenti. Se il PDL cavalcasse populisticamente il ritorno alla lira, ad esempio, gli si chiederebbe perché abbia sostenuto Monti, e prima perché Berlusconi abbia firmato un anno fa la lettera di intenti della BCE, e il PDL non potrebbe dare risposte sensate. Ne consegue che, essendo in realtà unica la politica economica, le differenze che giustifichino lo scontro si dovranno trovare su altri piani. E il piano sarà soprattutto quello dei cosiddetti diritti civili. Caduta ogni idea di giustizia, la Sinistra imborghesita e dominata dal pensiero radical-borghese punterà sui diritti civili. Per questo, Bersani non può fare a meno di Vendola, cioè esattamente di quel massimalismo in versione post-operaia che ha fatto crollare precedenti Governi, e che minerà alla radice anche il suo. Anche perché gli elettori di Vendola (lui anche, forse, ma tanto è in grado di narrare qualsiasi cosa) questa politica tecnica non l’amano affatto. Per questo, assisteremo ad una campagna elettorale pesantemente sbilanciata sui gay e i loro diritti, che sarà utilizzata in modo del tutto strumentale e da tutte le parti.
SUV e pensioni

Se nell’attuale crisi italiana c’è un elemento chiarissimo, è questo: l’unico reddito seriamente colpito dai Sacrificatori è quello dei pensionati. E io sono un pensionato, uno di quelli che per un tempo imprecisato non beneficeranno dell’adeguamento dell’assegno all’aumento del costo della vita. Ovvero uno di quelli che di anno in anno saranno sempre più poveri.
I pensionati, tuttavia, non costituiscono affatto una massa unica. Anche Giuliano Amato percepisce pensione/i. Dunque, oportet distinguere tra pensionati e Pensionati.
Qui a Treviso si vede per le strade uno straordinario numero di SUV costosissimi e auto di lusso, cui non corrisponde nelle dichiarazioni dei redditi un numero adeguato di contribuenti ricchi. Questo fatto offre una chiara visione delle reali dimensioni della crisi italiana, per cui io, che ho tre figli a carico, di cui uno gravemente disabile, e una moglie che ha perduto il lavoro, sono sacrificato con la cancellazione dell’adeguamento annuale della mia pensione alla crescita del costo della vita.
E tu vedi la classe politica, riluttante di fronte alla prospettiva di perdere una parte dei suoi privilegi, affidare ad un Sacrificatore esterno l’opera di cui essa è incapace di assumersi la responsabilità, nella convinzione che tu in seguito, ritenendola innocente, tornerai a darle il tuo voto…
René Girard ci ha mostrato come a coloro che debbono essere linciati/sacrificati venga sempre addossata una colpa. Al pensionato viene rinfacciato di essere per essenza nemico dei giovani. Ma facendo questo non si pensa al manager pensionato d’oro, sibbene al pensionato sotto i 2000 euro al mese, cioè al pensionato del vasto e impotente ceto medio-basso.
Infatti le categorie mediante le quali viene rappresentata la realtà non sono mai elaborate dai ceti subalterni, ma sempre entro i confini della classe dominante. Poi avviene la mediatizzazione-mediazione. Dal basso e dalla periferia la classe dominante assume solo ciò che è funzionale al mantenimento del suo dominio.
Quando però le vittime sono molto più numerose dei sacrificatori, l’operazione di portarle al Centro per il sacrificio è paradossale e rischia di incepparsi, e la crisi sacrificale può dilagare, precipitando la società nell’indifferenziazione e nel caos.
