Casamonica

casamonica-alemanno-2401Dunque occorre farla finita col pregiudizio per cui la Destra italiana sarebbe razzista, e in particolare ostile agli Zingari. La foto, risalente ad una famosa cena del 2010 in un centro di accoglienza, organizzata da Salvatore Buzzi, numero uno della cooperativa “29 giugno”, cena alla quale partecipò anche Giuliano Poletti, mostra un sorridente Alemanno in compagnia di Luciano Casamonica, cugino del boss Vittorio, del quale sono stati celebrati in gran pompa i funerali. Confermando tutto il mondo nell’altro pregiudizio, quello per cui in Italia tutto sarebbe mafia, e lo Stato nella sua essenza solo un conglomerato di altre mafie, tutte più o meno dialoganti tra loro. La mafia zingaro-romana dei Casamonica con la sua fastosa esibizione di forza ha dimostrato che al ritrarsi dello Stato moderno, o di quel che ne rimane, non corrisponde da noi l’emergere di una realtà sociale post-moderna, ma il precipitare nella socialità pre-moderna, in cui il rapporto essenziale non è quello tra l’individuo e lo Stato, ma quello tra il soggetto e il gruppo, con una serie di obbligazioni personali, riposanti in ultima istanza sul criterio del prestigio e della forza.

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