Guido, tu oggi compi diciassette anni. Ma non lo sai: la tua mente non è in grado di rappresentarsi il tempo, non ha la capacità di imprimere un ordine al succedersi dei fenomeni, un ordine indipendente dalla loro particolarità. Per te esiste solo una sequenza di atti, di percezioni: sprovvisto di rappresentazione come sei, non ti si addicono nemmeno le categorie di previsione e di ricordo. Sia la previsione che il ricordo, infatti, non esistono compiutamente se non vi è alcuna possibilità di rappresentazione astratta del quadro temporale, che può certo, come sovente fa, flettersi, deformarsi – in forza di quelle sospensioni, di quei rallentamenti, di quelle accelerazioni temporali di cui tutti abbiamo fatto esperienza, le quali tuttavia trovano il loro senso solo nel riferirsi ad un ideale quadro temporale condiviso da tutti gli umani. Mancandoti il logos, il tempo per te, Guido, costituisce la stessa realtà che è per gli…
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