Che la politica attualmente seguita in materia di droga si sia rivelata un fallimento assoluto in tutto il mondo sta sotto gli occhi di tutti. Il carburante del narcotraffico è l’insaziabile fame di stupefacenti di vasti strati delle società occidentali, ivi comprese l’alta e media borghesia italiana. Data questa insaziabile fame, la guerra alla droga fa ridere i polli (e i narcos).
Ho sottoscritto la Dichiarazione di Vienna, molto saggia a mio parere. Ma temo che troverà ben poco ascolto tra i politici e nell’opinione pubblica, poiché l’attuale strutturazione del rapporto politica-crimine-consumo-consenso è soddisfacente per troppi, e consente tra l’altro di coltivare guerricciole locali, indicare nemici e indirizzare l’odio di massa su opportuni capri espiatori.
Ho sottoscritto la Dichiarazione di Vienna, molto saggia a mio parere. Ma temo che troverà ben poco ascolto tra i politici e nell’opinione pubblica, poiché l’attuale strutturazione del rapporto politica-crimine-consumo-consenso è soddisfacente per troppi, e consente tra l’altro di coltivare guerricciole locali, indicare nemici e indirizzare l’odio di massa su opportuni capri espiatori.

La sorte dell’ alta e media borghesia italiana non è cosi importante .
E’ importante salvare il popolo , la maggioranza produttiva .
E per farlo bisogna usare la polizia e continuare a fare la guerra alla droga .
Perchè in questo modo i prezzi della roba restano alti e quindi non facilmente accessibili
Veramente io non so bene cosa sia il “popolo”, che secondo Berlusconi lo vuole al potere. La droga oggi ha un prezzo molto basso, ed è accessibile a tutti, in tutte le discoteche ecc. In compenso, la grandi organizzazioni criminali proliferano e dominano molti Stati, esattamente come avverrebbe se fosse vietato l’alcool.
Quanto al fatto che il destino delle classi medio-alte di un Paese non abbia importanza, mi sembra una opinione del tutto inaccettabile. Anche perché quelle classi determinano quali siano i modelli cui tutti si conformano. I fiumi italiani sono pieni di cocaina, e questo fatto dovrebbe far riflettere. Così com’è stata portata avanti, la guerra è una guerra perduta, del tutto perduta.