Del tragico

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Tragico è quel conflitto in cui le forze che si combattono tra loro hanno tutte ragione, ognuna dal suo punto di vista. La molteplicità del vero, la sua non-unità, è la scoperta fondamentale della coscienza tragica.
Ecco perché nella tragedia è viva la domanda: Che cosa è vero? Il diritto si afferma, nel mondo? La verità trionfa? Il manifestarsi di una verità in ogni forza che agisca e, insieme, i limiti di tale verità e quindi la rivelazione di un’ingiustizia in ogni cosa è il processo della tragedia.

( Karl Jaspers, Del tragico, 1952, trad. it. di I. A. Chiusano, SE 1987, p. 39)

3 pensieri su “Del tragico

  1. perchè nella tragedia
    il finale è sempre tragico?

    nel senso che è tutta pervasa da una nota nera, un pessimismo acuto la riveste, è paragonabile a un corvo, la tragedia?

    (se no non sarebbe tale, immagino…)
    ;-)

  2. Il coro. La chiave della tragedia è il coro. Accompagna ad un accettazione del Fato in cui si può intravedere un’incomprensibile giustizia. E’ il massimo concesso all’uomo greco.

  3. Mi ha affascinato molto ciò che ne dice Fornari in “Fra Dioniso e Cristo” (che ho letto per merito di una recensione di Fabio) anche se non ho la minima idea di quanto tutto ciò possa corrispondere al vero – mi sembrano proiezioni molto ingegnose ma anche un po’ velleitarie.

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