Sulla razza

“Le razze umane non esistono, esiste solo la razza umana”. Una frase che si sente ripetere infinite volte, e che rappresenta forse il massimo del politicamente corretto. Rappresenta anche l’assoluta incapacità di accettare il diverso se non mediante la sua riduzione al medesimo. Così oggi non si può affermare che i neri riescono meglio nella pallacanestro e nella corsa, e peggio nel nuoto, a motivo della loro costituzione fisica. Bisogna dunque pensare che un pigmeo nel basket abbia le stesse possibilità di un watusso (tanto per restare tra i neri). Ogni affermazione che evochi la razza viene vista come razzista. E in giro si vede una spaventosa confusione tra i concetti di razza, di tipo umano, di specie, di cultura.

Homo sapiens sapiens è una specie, non una razza. Parlare della razza umana equivale a parlare della razza canina. Invece il cane è uno, ma esiste l’alano come il bassotto, e l’umano è uno, ed esiste il pigmeo come il mongolo. Chiamiamole varietà o tipi, l’importante è salvare la differenza.

La cosa acquista oggi un sapore particolare con la candidatura di Obama. Che, avendo madre bianca e padre nero, viene detto afroamericano, che significa nero, e non mulatto, come una volta si diceva. Per motivi socio-culturali, e non certo scientifici, essendo al 50 per cento bianco. Ora, è chiaro che stiamo scontando una reazione alle mostruosità razzistiche del secolo scorso, e a quella mentalità che vedeva una razza come superiore per natura ad un’altra. Ma qui sta passando l’oblio della differenza, che si inscrive nell’attuale processo vittimario di omologazione universale, e non può portare che nuovi conflitti e nuova violenza.

2 pensieri su “Sulla razza

  1. La discrasia che segnali, è certamente vera, ed è amplificata dal fatto che il politicamente corretto serve anche a nascondere qualche scheletro dagli armadi del darwinismo.
    Non c’è dubbio che, se non forse C.D. in prima persona, tutto l’ambiente culturale, e anche scientifico, del secondo ‘800 tendeva a incasellare i vari “tipi” umani in un ordine di progressiva peefezione, culminante col wasp (bianco anglosassone e protestante).
    Razzismo ed eugenetica sono figli e nipoti dell’evoluzionismo (o almeno di una sua interpretazione).

  2. E’ evidente che esistono le razze. Non esiste libro di medicina che non tracci sempre una differenza tra le incidenze di diverse malattie nelle varie razze, ove l’inceidenza di una data malattia ha chiaramente fattori genetici.

    Qualcuno (Augias?) proponeva di togliere dal bugiardino di un farmaco la frase “reazioni allergiche sono più frequenti nei soggetti di razza nera”.
    Con questa bella pensata, l’unico risultato che vedo io è che un numero maggiore di soggetti di razza nera rischierebbe di perdere la vita.
    Chiaro esempio di come un certo politically correct può avere conseguenze mostruose.

    Non è sufficiente dire che non è per la razza che una persona è migliore o peggiore?

    Così come per il sesso: oggi si vuole negare che tra uomini e donne vi siano differenze, per poter così affermare che gli uomini non sono migliori delle donne.
    Le due affermazioni stanno su piani completamente differenti: donne e uomini sono diversi… Ma è evidente a tutti che una donna intelligente è migliore di un uomo stupido!

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