Rosa ultima
Non ricercavo il nettare segreto
di voluttà delle parole. Alieno
d’ogni potere, al moto sola scala
la mente. Disciplina i veloci brevi anni
lo sai – Shantì – la spina conficcata.
Nel verde sai la rosa dell’assente.
Dentro, un bambino agitato nella culla.
Quarant’anni passati nel cammino
del deserto dei libri, di un destino.
La fame. Intorno il nulla.
Fabio, questa veramente mi tocca il cuore…
vorrei me la donassi…
è come sentire le dita vibrare le giuste corde musicali
e questo suono sentire… prolungarsi all’interno…
Lieto che ti sia piaciuta.
è proprio bella…
Grazie di nuovo