Ieri alla messa per il quindicesimo della morte di mio fratello Paolo. In una cappella della chiesa dei Frari, a Venezia. Sono stato irradiato dalla pala di Bellini. La madonna e il bambino sono dipinti, ma appaiono tridimensionali.
E’ un miracolo d’arte. Di quando l’arte pittorica era anche pensiero e metafisica, di quando prendeva le anime.
Iside lì è bellissima!
Anche in questo, riscontro una inquietante corrispondenza di gusti (spero che mia moglie non se ne accorga !).
Senza fare dello sciovinismo, è certo che in Italia abbiamo un patrimonio esagerato. A parte le considerazioni sentite e strasentite, ci sono un paio di cose che mi sembrano importanti.
La valorizzazione dell’Arte italiana è tutto sommato un fenomeno recente. E’ circa un secolo, che sull’onda di Longhi e Berenson, sono stati eletti a icone immortali, un certo numero di artisti. Certamente ottimi (chi può parlar male di michelangelo o paolouccello?), ma si tratta di una piccola parte di un tutto m olto più vasto e molto più ricco.
Quando era più facile viaggiare ed entrare indisturbato nelle sacrestie dei sperdute pievi e nei ripostigli di chiese e basiliche, ho visto e ammirato cataste di opere mai inventariate, di valore secondo me incalcolabile !
La storia dell’arte ufficiale, inoltre, ne è uscita maledettamete toscanocentrica (posso dirlo perchè sono mezzo fiorentino), relegando ai margini Milano Ferrara il Veneto Genova eccetera.
bellini è un tipico esempio; è considerato un autore di serie B, o C. Ma sulla base di schemi decisi chissà quando e chissà da chi.
Altra consierazione: il turismo di massa di oggi sposta milioni di persone per eventi “clou”, e verso musei e opere acclamate, relegando nell’oblio migliaia di piccoli musei, chiese magnifiche, ma spesso chiuse, magioni e castelli….
Beltà per gli occhi e per lo spirito…
Avevo qualcosa di minimo da dire, ma mi ero trattenuto. Riprendo sullo spunto di Enrico. Dunque: amo i Frari, anche perché è la chiesa di noi fiorentini a Venezia e adoro Bellini.
Mi sembra eccessiva l’illuminazione del Tiziano. E’ bello quando i capolavori li scopri nella penombra, come i famosi gioielli nel cassetto di Luchino Visconti…
Concordo con Enrico e Stefano. Il patrimonio è immenso, e mal conosciuto e mal difeso (in tutti i sensi: a Venezia non si possono eliminare i devastanti piccioni, per esempio – cose da pazzi)…