Cialtroneria istituzionalizzata

Gente come Rutelli, Letta, ecc., che ambisce a governare questo Paese, ha dimostrato di non essere in grado (o di non voler) vigilare sulle finanze del suo ex partito. Una cialtroneria inammissibile. Vadano a zappare la terra, dei loro discorsi ne abbiamo piene le tasche, soprattutto quando evocano temi come quello dell’etica e della giustizia. Vadano a giocare a carte all’osteria, con Schettino e Scilipoti. Ma gli ex margheritini mi lasciano perplesso, non so se sogno o son desto. Letta trova la vicenda Lusi “incredibile”. Ma dove stava? Dobbiamo pensare che questi siano soliti affidare tutto ad una persona sola, senza alcun controllo, convinti che debba essere così. Lo faranno dunque in qualsiasi situazione si trovino: non vigileranno, non controlleranno, tutti presi dagli alti giochi della politica. E ovviamente trovano giustissimo papparsi i soldi dei “rimborsi” anche non esistendo più come partito, magari investendoli in affari di vario tipo. Sui quali però non vigilano, mica vogliono sporcarsi le mani con lo sterco del demonio. Del resto, se anche la Lega i suoi soldi li investe di qua e di là…

Ma l’importante è fustigare il demone dell’antipolitica. 

Il Conto? Lusi l’usi pure.

Luigi Lusi

Il cittadino comune, già assai maldisposto verso i politici, sente che l’elusivo Lusi amministra un conto assai pingue di un partito che non esiste da anni, conto in cui sono stati versati i rimborsi (si fa per dire) elettorali del non-più partito. Sente che il Lusi quel conto, coi soldi presi ai cittadini, l’ha usato molto, per se stesso. Sente poi che l’ex presidente di quel non-più-partito, l’illuso Rutelli, non si è accorto di nulla, ignorando beatamente tutto. E il cittadino comune deve anche sorbirsi i rimbrotti di Napolitano sui pericoli dell’anti-politica, che è brutta, essa sì, tanto brutta. Come disse Scalfaro, io non ci sto.