Modernismo. Un secolo dopo

Modernismo. Un secolo dopo

Modernismo. Un secolo dopo, a cura di L. Vaccaro e M. Vergottini, edito da Morcelliana nel 2010, è una bella raccolta di saggi tra storia e teologia. Mi conferma nella mia idea che i temi posti dal movimento modernista nella Chiesa cattolica siano ancora tutti qui. Come scrive Alberto Cozzi nel suo saggio, la crisi modernista «rimane emblematica della fatica della mediazione antropologica delle verità rivelate nella modernità» (p. 41). Mi ha colpito in particolare la figura di George Tyrrel, di cui poco conosco. Di lui scrive nel suo saggio Fabrizio Chiappetti che «pensa […] che il sacerdotalismo sia vicino al tramonto, incalzato dalle conquiste democratiche in campo politico che hanno reso ormai inaccettabile il modello gerarchico basato sull’autorità del papa e della curia romana. Saranno i laici a trasformare la Chiesa, recuperando quel ruolo attivo che avevano prima che prendesse piede il sacerdotalismo. Il laicato rappresenta “non tutta, ma di gran lunga la maggior parte di quella comunità che è ugualmente penetrata dallo spirito di Cristo”. Considerata l’incapacità del clero di lottare per il superamento dei propri privilegi, il laicato diventa agli occhi di Tyrrel l’unico soggetto su cui puntare affinché la Chiesa ritrovi la sua vera indole spirituale.» (p. 97)