EROSTRATO

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I libri ricordano ancora, dopo migliaia di anni, il nome di Erostrato, un uomo che non valeva nulla, ma acquistò la fama dell’eterna infamia, che è pur sempre fama, per un unico atto criminoso: l’incendio del sacro tempio di Artemide ad Efeso nel 356 A.C. La fama nei secoli significa il massimo di centralità, di distinzione dalla massa oscura di coloro di cui il tempo annienta ogni ricordo. Un’aspirazione condivisa da larga parte degli umani: divenire immortali, essere ricordati per sempre. I gesti “folli” hanno dietro di sé un incentivo che non è affatto folle. E stimolano la tendenza mimetica insita in tutti gli umani. Tendenza al Centro, luogo dell’annientamento sacrificale e insieme del Sacro e del Potere, e pulsione mimetica irresistibile: la radice dell’umano è qui.

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