Morfologia dell’immaginario

Morfologia dell’immaginario (Arcipelago Edizioni 2009) di Gabriella Brusa-Zappellini è un’affascinante e complessa discesa nelle origini della rappresentazione, dell’immagine e del segno aniconico tracciato su pareti di grotte o su pietra. L’arte paleolitica è lontanissima nel tempo, ma proprio per questo ci attrae, perché l’umano ha avuto una origine, e quell’arte è vicina all’origine. Ma non così tanto, perché le ricerche scientifiche vanno allontanando sempre più nel tempo le prime tracce dell’ homo sapiens sapiens. Così, l’oggetto che questo libro mi ha fatto conoscere e che d’ora in avanti sarà sempre nella mia mente è di 80.000 anni fa. Una incisione il cui significato sarà sempre ipotetico (come quello dei bisonti di Altamira, del resto), ma che sicuramente è geometrica, e forse paleomatematica. Eccola qui: Continua a leggere