Donna, ragazza

Susanna Maiolo, la persona che ha fatto cadere il papa, ha 25 anni. Una persona di quell’età nella vita comune oggi si chiama ragazza. In quasi tutti i media, invece,  in questi giorni Susanna Maiolo viene chiamata donna: “la donna che ha aggredito il papa”. Se avesse subito lei un’aggressione, ovunque sarebbe chiamata ragazza. Ho sentito chiamare un caduto in Afghanistan “un ragazzo di 38 anni”. Sembra che la nostra cultura attuale non  possa attribuire il male a soggetti giovani, ma solo a uomini e donne avanti con gli anni, che appunto possono essere chiamati uomini e donne. E quando un giovane o una giovane commettono un atto negativo, gli viene tolto l’appellativo che loro spetterebbe, quasi fosse una sanzione. E’ uno dei tanti indicatori dell’attuale prolungamento dell’irresponsabilità, del rinvio della crescita, dell’incapacità di concepire l’essere umano pienamente adulto come positivamente realizzato.

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