Ciò che avviene nella Rete è oggetto inesauribile di analisi psicologica e antropologica. La Rete si è infatti rivelata un potentissimo acceleratore virtuale, che innesca processi mimetici di ogni tipo, ed esalta i legami d’amore come quelli di odio (love & ressentiment). Il troll che infesta i siti e i blog altrui, cercando spazi ove sfogare il proprio risentimento e dove dare sfogo alla carica aggressiva che lo divora dall’interno, è un esempio molto interessante del fatto che anche nella Rete la mimesi opera con il meccanismo che ormai ben conosciamo. Si devono trovare dei capri espiatori, contro i quali formare quel circolo che Girard per primo ha illustrato. In luogo delle pietre, si scaglieranno commenti. Anche nel campo dell’autismo, i meccanismi mimetici sono potentemente operanti. Vi sono personaggi e siti e blog votati all’aggressione. Uno dei più emblematici è quello di Gianni Papa, che fin nel suo titolo è aggressivo, e mostra come una giusta battaglia possa essere volta in espressione di viscerali tendenze distruttive. Il blog in questione si chiama Autismo incazziamoci, e reca come sottotitolo autismo da combattimento. Dunque, esso presenta come farmaco l’incazzatura, e come farmakos, o vittima sacrificale, chiunque non condivida le idee del Papa rex ( http://autismoincazziamoci.org/). Invito i miei lettori, anche non interessati affatto alle problematiche dell’autismo, a visionare questo blog. Esso, tra l’altro, è frequentato da quel troll, mascherato come Paperinik, che ieri ha tentato in tutti i modi di infestare questo mio blog e il mio profilo facebook. Non mi pare privo di significato il fatto che il disabile mentale, il radicalmente diverso, un tempo vittima per eccellenza, sia ora divenuto il pretesto per innescare ulteriori, se pur differenti, processi di vittimizzazione.
