Fra-intendimenti

Fra-intendimenti

Questo libretto di racconti di Kaha Mohamed Aden (Nottetempo 2010) pone, nella sua semplicità e nella levità della sua scrittura, interrogativi pesantissimi. Lo sfondo è dato dalla tragica vicenda della Somalia, una delle ulcere del pianeta, devastata da decenni di guerre e dagli inestinguibili e divoranti odii tra i grandi clan in cui è divisa la popolazione. Nel libro ci sono episodi terribili, in cui si vede la riduzione del valore della vita umana a zero di fronte ai mitra imbracciati da guerrieri-stupratori giovanissimi. E c’è anche la rievocazione di una cultura basata sul rispetto per gli anziani, una cultura saggia a suo modo, e ricca di umanità, ma incapace di fronteggiare i germi di autodistruzione che proliferano al suo interno, e che la vicenda coloniale non è certo sufficiente a spiegare. La foto in copertina mi sembra emblematica. Si vede una bellissima bambina somala in abito tradizionale che ha in mano uno strumento tecnologico occidentale. Di primo acchito e di lontano avevo subito pensato ad un’arma, poi ho visto che si tratta di una radio. Ma poteva essere un’arma, e in ogni caso questa possibilità mi sembra fortemente suggerita. Del resto, anche le parole che viaggiano attraverso l’etere possono essere armi di genocidio. Continua a leggere