Caporetto

Capor2017

Bellissima prova di storico nel senso antico e pieno del termine, questa di Alessandro Barbero, che riesce a coniugare rigore accademico e avvincente narrazione. Sono in tutto 645 pagine, e le note cominciano a pagina 515: tanto basti per il rigore accademico. Quello che prende il lettore è la capacità di Barbero di creare scene, e quella generale della rotta di Caporetto è apocalittica, nel senso dello sprofondamento nel caos (con aspetti dionisiaci) e dello svelamento, della rivelazione, degli aspetti dell’Italia che hanno un carattere di permanenza: soprattutto l’ossessione burocratica, della quale non v’è cittadino italiano che non faccia lunga ed amara esperienza, ieri, oggi e sicuramente domani. Lettura formidabile, diciamo.