Elisabetta Liguori ha scritto per Bibliosofia un pezzo sull’ultimo libro di Valeria Parrella. Comincia così:
Valeria Parrella si cimenta per la prima volta con la forma del romanzo e sceglie caparbiamente di farlo attraversando uno spazio bianco di solitudine. Sceglie di scrivere di una specifica tipologia d’attesa bianca e femmina.
Uno spazio bianco, quando c’è, lo riconoscono tutti, sia uomini che donne, ma quasi nessuno ha il coraggio di guardarci dentro a fondo. Prima di capire come mai, è forse più opportuno chiedersi qui cosa sia esattamente questo spazio bianco. Come sanno bene anche gli scrittori, che di ogni nuova pagina sfidano proprio il candore, lo spazio tra due elementi grafici è essenziale al fine di mettere in relazione più segni, per guidare occhi e pensiero di chi guarda, per rendere leggibile un testo. O una vita.
Il resto si può leggere qui: http://www.bibliosofia.net/files/Lo_spazio_bianco.htm
lo trovo bellissimo come incipit!
lo spazio bianco che cela la moltitudine di una vita…